Le analisi di materiali in massa si effettuano su campioni di materiali in opera o dismessi (es. coibentazioni, parti di edifici, guarnizioni, ecc.) allo scopo di caratterizzare la presenza di amianto. L’analisi è utile anche ai fini della classificazione del rifiuto, per confermare ovvero escludere la presenza di amianto nel materiale da smaltire.
Quando devono essere valutati gli aspetti qualitativi e/o morfologici (presenza/assenza di amianto nel materiale, tipo di fibre) si ricorre alle tecniche di microscopia.
Le tecniche di utilizzo più comune sono:
– stereomicroscopia
– microscopia ottica a contrasto di fase (MOCF)
Tutti i metodi di microscopia non sono affidabili per misurare quantitativamente la concentrazione di amianto nel materiale, in quanto questa può essere solo stimata in maniera approssimativa con procedure di calcolo a partire dal numero di fibre contate, ma questa è una tecnica assolutamente imprecisa. Quando occorre determinare la concentrazione di amianto è necessario ricorrere a tecniche analitiche gravimetriche con le quali si determina la concentrazione in peso dell’amianto nel campione.
I metodi gravimetrici utilizzati più comunemente sono:
– Diffrattometria a raggi x (DRX)
– Spettroscopia infrarossa con trasformata di Fourier (FTR)
Sia la DRX, sia la FTR consentono di determinare la concentrazione ponderale di amianto nel campione e il tipo mineralogico di fibre. Entrambe le tecniche non permettono di rilevare concentrazioni di amianto inferiori all’1% (anche se la DRX nominalmente può arrivare all’incirca a 0,5%).
Nelle tabelle seguenti sono messe a confronto le diverse tecniche analitiche illustrate e viene proposto un criterio per la scelta del metodo analitico nell’analisi dei materiali in massa. Da un punto di vista essenzialmente pratico si può affermare che:
* per confermare la presenza di amianto in un materiale è sufficiente la MOCF
* per determinare la concentrazione di amianto in un materiale bisogna ricorrere a tecniche analitiche gravimetriche (DRX o FTR)
* per affermare con assoluta certezza l’assenza di amianto è necessaria la microscopia elettronica (SEM o TEM)